La XII fu costituita assieme alla XI nel 58 a.C. da Gaio Giulio Cesare per la sua campagna contro gli Elvezi e la successiva conquista della Gallia. Terminata la guerra civile tra Cesare e Pompeo, dove combatté a fianco di Cesare, la legione venne sciolta nel 45 a.C.. L'anno successivo venne ricostituita (nel 44 a.C.) da Marco Emilio Lepido e da questi consegnata a Marco Antonio. Dopo Azio, fece parte dell'esercito di Augusto ed inviata a Raphana, in Siria, mentre alcuni veterani ricevettero delle terre a Patrasso, in Grecia. Potrebbe però aver soggiornato per un breve periodo di tempo in Africa proconsolare (a Thugga) proprio all'inizio del principato.
Nel 58 il re parto Vologese I invase il Regno di Armenia, uno stato cliente dell'Impero romano. L'imperatore Nerone ordinò a Gneo Domizio Corbulone, il legato per la Cappadocia, di gestire l'emergenza e Corbulone sconfisse i Parti restaurando sul trono armeno Tigrane II.
In seguito Vologese mise il proprio fratello Tiridate I sul trono d'Armenia; i Romani tornarono all'offensiva nel 62, e il nuovo legato di Cappadocia, Lucio Cesennio Peto, venne sconfitto al comando delle sue legioni, la XII e la IIII Scythica, nella battaglia di Randeia (inverno 62/63), e dovette arrendersi. La resa pesò gravemente sull'onore delle due legioni, che infatti vennero allontanate da quel teatro di guerra e non parteciparono alla campagna vittoriosa di Corbulone.
L'occasione di riconquistare l'onore perduto venne nel 66, dopo che la rivolta zelota durante la prima guerra giudaica aveva causato la distruzione della guarnigione romana a Gerusalemme: la XII, rinforzata con vessillazioni della IIII Scythica e della VI Ferrata, fu inviata sul luogo per sedare la rivolta, ma, considerata troppo debole dal legato di Siria Gaio Cestio Gallo, fu rimandata indietro. Sulla strada del ritorno cadde nell'imboscata di Eleazar ben Simon a Bethoron: sconfitta, subì il grande disonore di perdere le proprie aquile. Malgrado ciò, la legione si risollevò, combattendo bene nell'ultima parte della guerra e sostenendo con successo la candidatura del proprio comandante Tito Flavio Vespasiano al soglio imperiale. Terminata la guerra, la XII Fulminata e la XVI Flavia Firma furono destinate a partire dalla fine del 70, la prima a Melitene, la seconda a Satala, dove dovevano proteggere il confine dell'Eufrate.
La presenza della XII nel Caucaso è testimoniata per l'anno 85: l'imperatore Domiziano aveva infatti inviato lì la Fulminata allo scopo di sostenere i regni clienti di Iberia e Albània. In quell'occasione la legione raggiunse il Mar Caspio.
La legione fu in Armenia per la campagna del 114 di Traiano, dove partecipò alla creazione della Provincia romana di Armenia.
Dopo essere stata impiegata per respingere gli Alani — nel 134, sotto il comando del governatore di Cappadocia Arriano e insieme alla XV Apollinaris —, la Fulminata partecipò, con molta probabilità, alla campagna parta di Lucio Vero (162-166): un'unità mista della XII e della XV, infatti, controllò per qualche tempo la capitale armena di Artaxata. Sarà operativa fino al V Sec.
Buon Modellismo a Tutti
Andrea Masiero