Appena consegnati ai reparti nella primavera del 1943, i Ferdinand vennero sottoposti a lunghe prove, mentre gli equipaggi seguivano un addestramento intensivo. Dopo alcune modifiche ai mezzi, tutti i Ferdinand (tranne uno rimasto in Germania) furono trasferiti in treno sul fronte orientale, nella massima riservatezza. Gli 89 cacciacarri costituivano infatti una delle armi segrete di Zitadelle, l’ operazione tedesca che doveva eliminare il saliente sovietico di Kursk e riportare all’ offensiva le armate germaniche. Proprio per attendere la presenza di nuovi mezzi come i Ferdinand e i carri Panther, l’ operazione fu più volte rimandata; il 5 luglio 1943 Zitadelle prese finalmente il via e i Ferdinand dello schwere Panzerjager-Regiment 656 furono utilizzati come arieti per sfondare le linee fortificate sovietiche, ottenendo alcuni successi locali a prezzo però di perdite dovute soprattutto a guasti meccanici e mine.
Entro il 1° agosto risultarono perduti 39 Ferdinand, contro la distruzione dichiarata di oltre 600 mezzi corazzati, pezzi di artiglieria e bunker avversari. Gli esemplari rimasti immobilizzati vennero autodistrutti dagli equipaggi, per impedire la cattura da parte del nemico; nessun mezzo fu distrutto dai carri o dai cannoni anticarro nemici, ma molti subirono gravi danni dai normali proiettili esplosivi d’ artiglieria, poiché le grate superiori di aerazione dei motori non erano abbastanza robuste per fermare le schegge più grosse. A fine agosto i restanti 50 Ferdinand furono concentrati nello schwere Panzerjager-Abreilung 653 e continuarono a operare sul fronte orientale sino a novembre, distruggendo altri 500 carri nemici, contro la perdita di soli otto semoventi. In dicembre i mezzi superstiti partirono per l’ Austria, dove furono ricostruiti come Elefant. In febbraio la l° compagnia del battaglione fu inviata in Italia; le altre due compagnie nell’ aprile 1944 si trasferirono sul fronte ucraino, ottenendo altri successi contro l’ Armata Rossa. In ottobre i quattordici esemplari rimasti formarono la schwere Panzerjiiger-Kompanie 614, che continuò a combattere senza sosta i sovietici sino alla battaglia finale in Germania nell’ aprile 1945.
Buon Modellismo a Tutti
Luca Zampieri "Zampy"
Il Mark IV, era un carro armato britannico della prima guerra mondiale. Introdotto nel 1917, ha beneficiato di sviluppi significativi del carro armato Mark I (i progetti intermedi furono utilizzati per l'addestramento in pochi esemplari). I principali miglioramenti riguardavano l'armatura, il riposizionamento del serbatoio del carburante e la facilità di trasporto. Furono costruiti 1.220 Mk IV: 420 "Male", 595 "Female" e 205 Tank Tenders (veicoli disarmati utilizzati per il trasporto di provviste), che ne fecero il carro armato britannico più numeroso della Grande Guerra.
Il Mark IV fu utilizzato per la prima volta a metà del 1917 nella battaglia di Messines Ridge. Rimase in servizio con l'Esercito Inglese fino alla fine della guerra, e in seguito un piccolo numero prestò servizio brevemente con altri eserciti Il Mark IV fu utilizzato per la prima volta in gran numero il 7 giugno 1917, durante l'assalto britannico a Messines Ridge. Attraversando un terreno asciutto ma pesantemente craterizzato, molti degli oltre 60 Mark IV rimasero indietro rispetto alla fanteria, ma molti diedero importanti contributi alla battaglia. In confronto, alla terza battaglia di Ypres (nota anche come Passchendaele) del 31 luglio, dove il terreno fangoso limitò moltissimo i carri armati contribuendo pochissimo alla battaglia; quelli che affondavano nel terreno paludoso rimasero immobilizzati e divennero facili bersagli per l'artiglieria nemica. Quasi 460 carri armati Mark IV furono usati durante la battaglia di Cambrai nel novembre 1917, dimostrando che una grande concentrazione di carri armati poteva rapidamente superare anche i più sofisticati sistemi di trincee. All'indomani dell'offensiva tedesca sul fronte occidentale, la prima battaglia tra carri armati fu compiuta tra ii Mk IV e gli A7V tedeschi durante quella che era nota come seconda battaglia di Villers-Bretonneux nell'aprile 1918. Circa 40 Mark IV catturati furono poi impiegati dai tedeschi come Beutepanzerwagen (la parola tedesca Beute significa "bottino") con un equipaggio di 12. Questi formarono quattro compagnie di carri armati dal dicembre 1917. Alcuni di questi carri ebbero l'armamento sostituito con armi tedesche.
Buon Modellismo a Tutti
Enrico Maina