Articoli filtrati per data: Settembre 2024

Ramsès II - Kit CASculpts - scala 75 mm

Il risveglio di Ramsès II

  

  

  

Buon Modellismo a Tutti

Andrea Masiero

IMAM Ro.43 - Kit Yao Studio - Scala 1/144

Velivolo imbarcato su incrociatori della Regia Marina nel 1942.

L'IMAM Ro.43 fu un idroricognitore a galleggiante centrale biplano prodotto dall'azienda italiana Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali (IMAM) negli anni trenta ed utilizzato nel ruolo di ricognitore marittimo imbarcato nelle unità maggiori della Regia Marina nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Fin dagli anni venti la Regia Marina valutò l'opportunità di dotare alcune delle sue unità di velivoli di supporto. Per ovviare alle difficoltà di utilizzo in presenza di mare grosso, vennero installate delle strutture di lancio, vere e proprie catapulte, sulle quali veniva opportunamente fissato il velivolo che veniva portato ad una velocità sufficiente per consentirne il decollo. Dopo l'utilizzo di vari idrovolanti progettati per l'uso civile come i Macchi M.18, o i più specifici Piaggio P.6 e CANT 25, nel 1933 la Regia Marina emise una specifica per la fornitura di un nuovo velivolo atto a sostituire i precedenti modelli. Tra le caratteristiche era richiesta una velocità di 240 km/h, con un'autonomia di 600 km o di 5 h e 30 min.

  

  

  

Al bando di concorso partecipa rono numerose aziende aeronautiche italiane, la Società Rinaldo Piaggio con i suoi P.18 e P.20, la CMASA che proponeva l'MF.10, la Cantieri Riuniti dell'Adriatico con il CANT Z.504, l'Aeronautica Macchi con il suo C.76 e la Meridionali.
La IMAM presentò un progetto affidato all'ingegnere Giovanni Galasso, il quale sviluppò dal pari ruolo terrestre Ro.37 bis una variante idro mantenendo molte parti comuni. Il nuovo velivolo si differenziava principalmente per l'adozione di una diversa configurazione alare biplana e di un galleggiante centrale più gli equilibratori per poter operare dalla superficie del mare.
Il prototipo, che assunse la designazione Ro.43, venne portato in volo per la prima volta il 19 novembre 1934 e, grazie alla sua struttura più leggera di quella dei concorrenti, risultò possedere caratteristiche più rilevanti, raggiungendo prestazioni ben al di sopra delle specifiche richieste; valutato dalla commissione della Regia Marina, venne giudicato vincitore, ottenendo per la Meridionali un contratto di fornitura e divenendo la dotazione standard per tutte le maggiori unità della flotta. La produzione iniziò negli stabilimenti IMAM nel 1935, anno in cui iniziò la consegna ai reparti operativi, protraendosi fino al 1941 dopo aver realizzato oltre 200 esemplari.

  

  

Buon modellismo a Tutti

Luca Zampieri "Zampy"

Schwimmwagen e figurini - Italeri e vari brand - Scala 1/35

Ardenne 1944

  

  

  

  

Buon Modellismo a Tutti

Moreno Gandini "Gandi"

Messerschmitt Bf.109E-7 Emil - Kit Tamiya - Scala 1/48

JagdGeschwader 26, Bf.109E-7 "Bianco 12", dell'asso tedesco Joachim Müncheberg. Sicilia 1941.

Joachim Müncheberg nato a Friedrichsdorf, Prussia (ora in Polonia), si arruolò volontario per il servizio militare nella Wehrmacht della Germania nazista nel 1936. Inizialmente in servizio nell'esercito, fu trasferito alla Luftwaffe nel 1938. Dopo l'addestramento al volo, fu assegnato allo JagdGeschwader 234 (JG 234) nell'ottobre 1938. Fu trasferito allo JagdGeschwader 26 "Schlageter" (JG 26) un anno dopo e fu nominato aiutante nella III. Gruppe . Combatté nella Battaglia di Francia dovee ricevette la Croce di Cavaliere, poi la Croce di Ferro dopo la sua 20a vittoria aerea durante la Battaglia d'Inghilterra. In qualità di Staffelkapitän (comandante di Squadriglia), combatté nelle battaglie aeree durante l'assedio di Malta e l'invasione della Jugoslavia. Qui Ricevette un'altre Croce di Cavaliere e la Croce di Ferro con Foglie di Quercia oltre alla Medaglia d'Oro al Valor Militare Italiana dopo 43 vittorie aeree.

  

  

Müncheberg prestò poi brevemente servizio in Nord Africa a supporto dell'Afrika Korps prima di essere trasferito in Francia. Gli fu dato il comando del II. Gruppe del JG 26 nel settembre 1941 e fu poi assegnato al Jagdgeschwader 51 (JG 51), sul fronte orientale, nel luglio 1942. In servizio come Geschwaderkommodore (Comandante di Stormo), ottenne la sua 100a vittoria aerea il 5 settembre 1942 per la quale gli fu conferita la Croce di Cavaliere e Croce di Ferro con Foglie di Quercia e Spade il 9 settembre 1942 In quella data aveva al suo attivo 103 vittorie aeree. Il 1° ottobre 1942 Müncheberg ricevette il comando dello Jagdgeschwader 77 (JG 77), operativo nel teatro Mediterraneo. Morì in una collisione a mezz'aria con un aereo nemico a Meknassy, ​​Tunisia, il 23 marzo 1943. Müncheberg fu ucciso in uno scontro con il suo Bf 109 G-6 (Werknummer 16 381) il 23 marzo 1943 in Tunisia quando la sua 135a vittima, uno Spitfire del 52nd Fighter Group dell'USAAF esplose di fronte a lui dopo una raffica di cannone a distanza ravvicinata, danneggiando l'aereo di Müncheberg. Lo Spitfire era pilotato dal capitano Theodore Sweetland. Il capitano Hugh L. Williamson, che fu anche abbattuto nello scontro, in seguito dichiarò di aver pensato che Sweetland avesse deliberatamente speronato l'aereo di Müncheberg. La velocità di Müncheberg era stata il fattore fatale, lasciandolo incapace di evitare lo Spitfire in rapido avvicinamento. Una delle sue ali si spezzò andando a collidere con il Bf.109 dell'asso tedesco. Il corpo di Müncheberg fu sepolto a El Aouina; fu poi spostato al "Cimitero degli Eroi" a Tunisi. Negli anni '50 fu spostato di nuovo e riseppellito al Cimitero Militare Tedesco a Bordj-Cedria. 

  

  

Buon Modellismo a Tutti

Enrico Maina "The Coach"

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