SdKfz 211

  04 Aprile 2023

SdKfz.211 - Kit Hobby Boss - Scala 1/35

Fronte orientale durante il 1944

Con i numeri d'inventario Sd.Kfz. 221, 222 e 223 sono stati indicati degli autoblindo concepiti dalla Germania nel corso degli anni trenta per riarmare l'esercito tedesco. La serie è collettivamente nota come Leichte Panzerspähwagen, "veicoli corazzati leggeri da ricognizione" tradotto in lingua italiana, e conobbe un intensivo impiego durante la seconda guerra mondiale.
Il mezzo ottenuto era lungo 4,80 metri, alto solamente 1,70 metri e largo 1,95 metri per un peso di 4 tonnellate e una luce libera (distanza tra fondo e suolo) di circa 23 centimetri. Rispetto al telaio originale, il vano motore era stato spostato nel retro: vi trovava posto un Horch/Auto-Union 108 a 8 cilindri a V erogante 75 hp a 3.600 giri al minuto, dotato di un sistema di raffreddamento ad acqua e con una capacità di 3,5 litri; la trasmissione meccanica era collegata a un cambio non sincronizzato con 5 marce avanti e una retromarcia. Il serbatoio conteneva fino a 116 litri di benzina e su strada registrava un consumo di 1 litro ogni 11,36 chilometri percorsi su strada, consentendo un'autonomia di 320 chilometri e una velocità massima di 90 km/h.
Le sospensioni consistevano in quattro molle elicoidali, una per ciascuna delle ruote, gli pneumatici avevano una taglia di 210 x 450 mm; il passo misurava 279 centimetri mentre la carreggiata era di 160 centimetri. Il raggio di sterzata condotto con la trazione anteriore era pari a 14 metri circa, ma con l'inserimento della trazione integrale risultava essere di 7,9 metri. La pendenza padroneggiabile arrivava a 20°.

  

In quanto veicolo da ricognizione, le corazzature ottenute tramite laminatura e saldatura erano state ridotte all'indispensabile, variando tra i 5 e gli 8 mm: lo spessore massimo era riscontrabile sullo scafo anteriore (inclinazione a 36° rispetto ad un asse orizzontale) e laterale (35°), mentre quello minimo era presentato dal retro con piastre inclinate a 31° e 65°; le lamiere orizzontali del fondo non eccedevano i 5 mm così come quelle sul tetto, il quale era parzialmente scoperto. La torretta a pianta eptagonale era protetta su ogni lato da 8 mm con inclinazione costante a 35°, escluso il mantelletto quasi verticale (10°) e il tetto aperto. Essa conteneva una mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm la cui scorta di munizioni contava 2.000 cartucce; inoltre veniva caricata a bordo anche una pistola mitragliatrice MP 38 o MP 40, con ulteriori 350 proiettili, per la difesa ravvicinata. L'equipaggio era composto soltanto da due uomini, dei quali il pilota sedeva nello scafo e usufruiva di alcuni visori ricavati rimuovendo parti di corazza; in seguito furono ottenuti con una colata in stampi. Il comandante occupava la torretta e oltre alla sua mansione e all'impiego della mitragliatrice, era responsabile dell'utilizzo di una radio FuG Spr Gerät Ausf. a con un raggio utile di 3 chilometri a veicolo fermo; l'antenna a stilo era disponibile nei due modelli da 1,4 o 2 metri.

  

  

Buon Modellismo a Tutti

Moreno Gandini "Gandi"

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