L'Aermacchi MB-326 è un aereo da addestramento avanzato, biposto, monomotore a getto e monoplano ad ala bassa, sviluppato dall'azienda aeronautica italiana Aermacchi nei primi anni cinquanta.
Progettato dall'ingegner Ermanno Bazzocchi (M=Macchi, B=Bazzocchi) per equipaggiare i reparti da addestramento dell'Aeronautica Militare, dal modello originale ne venne anche sviluppata una variante da attacco al suolo (la K - combat) che riscosse un discreto successo commerciale per il mercato dell'aviazione militare da esportazione.
È stato l'aviogetto italiano più venduto nel dopoguerra, entrando in 800 esemplari nell'armamento di 12 nazioni, tra le quali Argentina, Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Ghana, Paraguay, Sudafrica, Togo, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Zambia.
Il MB-326 fu destinato al programma addestrativo avanzato su jet a reazione per i piloti dell'Aeronautica Militare. Venne in seguito utilizzato per lungo tempo presso la Scuola di Volo Basico Iniziale nella base di Lecce-Galatina e poi sostituito dal successore MB-339.
Alcuni velivoli Aermacchi MB-326 sono attualmente utilizzati presso la National Test Pilot School presso il Mojave Air and Space Port in California (USA) per l'addestramento degli aspiranti piloti collaudatori sperimentatori.
Buon Modellismo a Tutti
Luca Zampieri "Zampy"
Il Tenente Mario Visintini, fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare, e fu, in ordine di tempo, il primo degli assi dell'aviazione della Regia Aeronautica, e il pilota con in assoluto il maggior numero di abbattimenti in Africa Orientale tra tutte le forze belligeranti, nonché l'asso di biplani da caccia con il maggior numero di abbattimenti della seconda guerra mondiale, durante la quale ottenne sedici vittorie aeree confermate e cinque probabili, sotto le insegne della Regia Aeronautica, che si assommano alla vittoria aerea ottenuta durante la guerra civile in Spagna, con l'Aviazione Legionaria.
A causa della perdita dei registri della 412ª Squadriglia basata a Massaua, alla quale apparteneva, ricostruire le sue sedici vittorie non è facile. Nel corso di cinquanta combattimenti aerei, abbatté almeno cinque Blenheim britannici, un numero anche maggiore di Wellesley e quasi certamente tre Gladiator. A questi numeri si devono aggiungere quelli relativi agli aerei distrutti al suolo durante i mitragliamenti degli aeroporti di Gadaref, Goz Regeb e Agordat, che - secondo fonti britanniche - costarono alla RAF e alla SAAF "decine di aerei distrutti" (per l'esattezza trentadue aerei incendiati da solo e in cooperazione). Tutte le sue vittorie furono conseguite ai comandi del biplano Fiat C.R.42.
Visintini fu il primo pilota italiano da caccia della seconda guerra mondiale a ottenere notorietà come asso. Le sue imprese in Africa Orientale infatti vennero ampiamente pubblicizzate in Italia, dove gli venne dedicato anche il volume Il pilota solitario del libro Eroi e avventure della nostra guerra, pubblicato nel 1942. Per la sua meticolosità e abilità venne soprannominato il "cacciatore scientifico".
Buon Modellismo a Tutti
Francesco Sfriso "Kekko"