FIAT CR.32 “Freccia”
Non contenti dell’ottimo caccia che avevano precedentemente prodotto, il Fiat CR.30, l’ing. Celestino Rosatelli ed il suo ufficio tecnico svilupparono quello che si può considerare di gran lunga il più importante caccia biplano di tutti i tempi, il Fiat CR.32.
Fiat CR.32 durante gli anni '30.
Sono stati scritti molti libri in merito al più grande caccia italiano degli anni '30, il quale fu il più grande caccia in assoluto per i suoi tempi. Quindi i dati riportati di seguito sono molto generici e non vanno a valutare la vita operativa nel dettaglio del caccia italiano.
Tutte le immagini e le schede a colori sono state inserite a solo scopo modellistico.
Dati Tecnici
FIAT CR.32
Tipo caccia biplano monoposto
Apertura Alare 9,50 m
Lunghezza 7,45 m
Altezza 2,63 m
Superficie alare 22,10 m
Peso a vuoto 1.326 kg (I^ Serie), 1.400 kg (bis), 1.390 kg (ter), 1.386 kg (quater)
Peso totale 1.850 kg (I^ Serie), 1.970 kg (bis), 1.915 kg (ter), 1.905 kg (quater)
Motore un FIAT A-30RA in linea a 12 cilindri a V raffreddato ad acqua da 600 CV a
2.600 giri/min; poi dai “bis” con FIAT A-80RA “bis” più o meno simile.
Velocità max a l.m. 340 km/h (I^ Sr.), 330 km/h (bis), 329 km/h (ter), 338 km/h (quater)
Velocità max a 1.000 m 337 km/k (I^ Sr.), 330 km/h (bis), 328 km/h (ter), 337 km/h (quater)
Velocità max a 3.000 m 375 km/h (I^ Sr.), 350 km/h (bis), 351 km/h (ter), 356 km/h (quater)
Velocità max a 5.000 m 352 km/h (I^ Sr.), 329 km/h (bis), 343 km/h (ter), 340 km/h (quater)
Velocità di stallo 115 km/h (I^ Sr.), 115 km/H (bis), 105 km/h (ter), 108 km/h (quater)
Tempo di salita a 1.000 m 1’20” (I^ Sr.), 1’28” (bis), 1’35” (ter), 1’30” (quater)
Tempo di salita a 3.000 m 5’10” (I^ Sr.), 5’30” (bis), 5’25” (ter), 5’10” (quater)
Tempo di salita a 5.000 m 10’00” (I^ Sr.), 11’26” (bis), 10’20” (ter), 10’00” (quater)
Tangenza pratica 8.800 m (I^ Sr.), 8.000 m (bis), 7.670 m (ter), 7.550 m (quater)
Autonomia oraria 2h 00’ (I^ Sr.), 2h 30’ (bis / ter / quater)
Spazio decollo 270 m
Spazio atterraggio 230 m
Armamento (Breda-SAFAT) CR.32 I^ Sr. 2 mitragliatrici da 7,7 mm
CR.32bis 2 mitragliatrici da 7,7 mm e due da 12,7 mm
CR.32ter/quater 2 mitragliatrici da 12,7 mm
Primo volo 28 aprile 1933 a Torino Caselle
Paesi operatori Italia (Regia Aeronautica, Aviazione Nazionale Repubblicana, R.A./Co-obelligerant Italian Air Force, Aviazione Legionaria), Spagna (Aviacion Legionaria e Ejercito de l’Aire), Austria (Heimwehr Flieger Korps), Germania (Luftwaffe), Cina (Chung-Hua Min-Kuo K’ung-Chün), Ungheria (Magyar Királyi Honvéd Légierő), Paraguay ( ) e Venezuela (Fuerza Aérea Venezolana).
Fiat CR.32 prima serie
Descrizione
Il FIAT CR.32 “Freccia” era un caccia biplano, monomotore a struttura completamente metallica, con fusoliera in tubi di alluminio, rivestimento in duralluminio fino all’altezza del posto di pilotaggio, in tela la parte restante, tranne il dorso e la parte inferiore terminale della fusoliera, al di sotto dello stabilizzatore in duralluminio.
Le ali erano sesquiplane contraventate con classici montanti a “W” con tiranti in filo d’acciaio, con due longheroni in duralluminio e centine in profilato di alluminio a sezione quadrata, con rivestimento in tela.
Gli alettoni erano intermante metallici, ricoperti di tela soltanto sula superficie superiore dell’ala.
Carrello fisso carenato con ammortizzatori, ruotino di coda orientabile, non retrattile e carenato.
Piani di coda con struttura in tubi di alluminio, rivestimento in tela, rafforzati con montanti e tiranti.
Posto di pilotaggio in abitacolo completamente aperto, con vetro tagliavento e con sedile a poltrona.
Serbatoio principale di carburante inserito nella fusoliera in posizione baricentrica, della capacità di 325 lt, uno ausiliario a profilo aerodinamico, installato nell’intersezione delle semiali superiori della capacità di 25 lt; serbatoi protetti con blindatura “semapé”.
L’armamento della prima serie era composto da due mitragliatrici Breda.SAFAT da 7,7 mm, con predisposizione di altre due armi da 12,7 mm. La serie “bis” presentava due Breda-SAFAT calibro 12,7 mm sulla capota tura motore, sincronizzate (come nella serie iniziale), con l’aggiunta di due armi da 7,7 mm nelle semiali inferiori. Le serie “ter” e “quater” installavano solo due mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm sulla cappottatura del motore, sincronizzate per il tiro attraverso il cerchio della rotazione dell’elica.
Nella funzione di assaltatori, i FIAT CR.32 vennero modificati per il trasporto e sgancio di bombe di piccolo e medio calibro (15, 20 e 50 kg) e l’aggiunta di una speciale spezzoni era sub-ventrale per munizionamento di circa 2 kg.
Fiat CR.32bis
Produzione
In totale vennero costruiti 1.053 aerei compresa la produzione per far fronte all’esportazione, mentre altri tipi della serie “quater” vennero costruiti su licenza dalla Hispano Aviacion di Siviglia (100 aerei). La produzione fu come segue:
FIAT CR.32
M.M. 201 primo esemplare prototipo
M.M. 2589-2638 50 macchine prodotte nel marzo/agosto 1934
M.M. 2639-2662 24 macchine prodotte nel novembre 1934/luglio 1935
M.M. 2663-2762 100 macchine prodotte nel luglio/novembre 1935
M.M. 2763-2870 108 macchine prodotte nel novembre 1935/febbraio 1936
Di questa serie, i primi 16 esemplari furono venduti alla Cina e poi altri 76 all’Ungheria.
FIAT CR.32bis
M.M. 2957-3011 55 macchine prodotte nel aprile/giugno 1936
M.M. 3012-3071 60 macchine prodotte nel luglio/ottobre 1936
M.M. 3072-3091 20 macchine prodotte nel gennaio/febbraio 1937
M.M. 3092-3169 78 macchine prodotte nel febbraio/maggio 1937
M.M. 3170-3239 70 macchine prodotte nel maggio/luglio 1937
Del CR.32bis, 45 aerei vennero venduti all’Austria.
FIAT CR.32ter
M.M. 3420-3519 100 macchine prodotte nel luglio/novembre 1937
M.M. 3520-3569 50 macchine prodotte nel novembre-dicembre 1937
Di questi 10 aerei vennero venduti alla Spagna.
FIAT CR.32quater
M.M. 3892-3961 70 macchine prodotte nel gennaio/marzo 193
M.M. 4043-4192 150 macchine prodotte nel marzo/settembre 1938
M.M. 4209-4245 37 macchine prodotte nel settembre/dicembre 1938
M.M. 4465-4494 30 macchine prodotte nel novembre-dicembre 1938
M.M. 4618-4667 50 macchine prodotte nel settembre 1938/maggio 1939
Di questi 27 vennero forniti all’Aviazione di Spagna, 10 al Venezuela e 4 al Paraguay (anche se in questo caso la cifra non è sicura).
FIAT CR.33
Versione del CR.32 con motore FIAT A.33 RC35 da 700 CV. Il primo prototipo (MM.296) volò nel 1935 e due successivi nel 1937. Questa versione non fu mai prodotta in serie.
FIAT CR.40
Prototipo con muso corto (MM.202) dotato di un motore Bristol Mercury radiale da 532 CV. Fu costruito contemporaneamente al prototipo del CR.32 e volò per la prima volta nel 1934. Aveva l’ala superiore a gabbiano collegata direttamente al dorso della fusoliera, assicurando così al pilota una maggior visibilità anteriore.
FIAT CR.40bis
Designazione di un prototipo (MM.275) con la medesima ala del CR.40 ma con un motore radiale FIAT A.59R da 700 CV. A causa della sua deludente velocità massima (circa 350 km/h) non venne prodoto in serie.
FIAT CR.41
Del tuto simile al CR.40, il CR.41 (MM.207) aveva un motore a 14 cilindri Gnome-Rhône 24Kfs da 900 CV. Venne adottato un impennaggio verticale di maggior dimensione per mantenere una maggiore stabilità direzionale. La velocità max fu di 381 km/h a 5.000 m, e fu collaudato tra il 1936 e il 1937, ma fu poi abbandonato in favore del FIAT CR.42 Falco.
Storia
Molto simile al predecessore Fiat CR.30, che già all’epoca era definito un vero “caccia moderno”, il CR.32 fu ancor più maneggevole, anche ad una ridistribuzione del peso, con una diversa collocazione dei serbatoi di carburante. Così il team di Rosatelli, nell’autunno del 1932 impostava i primi disegni del nuovo caccia che venne poi approntato entro la fine del marzo del mese successivo.
Fiat CR.32 della 73^ Squadriglia Caccia durante gli anni '30.
Nasce così il famoso Fiat CR.32-NC.1 che ricevette la Matricola Militare “201”. Nel pomeriggio del 28 aprile del 1933, il comandante Brach Papa si alza in volo dal campo di Torino-Caselle. Il capo collaudatore Papa era uno tra i migliori nel suo campo e ne fu semplicemente entusiasta, e non furono necessari ritocchi al velivolo, così in brevissimo tempo il velivolo fu pronto per essere sottoposto alle valutazioni e collaudo militare.
Nell’autunno del 1933, il CR.32 (M.M. 201) si trova al Reparto Sperimentale Volo di Guidonia, dove nelle mani di collaudatori e piloti militari da ottima prova di se e viene immediatamente ordinata la costruzione in serie. I primi velivoli di serie però verranno poi girati alla Cina, per evadere ad un contratto stipulato con questo paese per la fornitura di 50 caccia (poi ridotto a circa la metà).
Il primo velivolo di serie porta la M.M. 2589 e i primi velivoli completamente smontati vengono spediti in Cina, dove verranno poi assemblati in loco sulla base di Nangchang, un aeroporto situato nelle vicinanze di Shangai. In tutto gli aerei furono 24 ed i piloti cinesi ne rimasero entusiasti. L’unico inconveniente era che il motore italiano Fiat A.30 necessitava di una particolare miscela come carburante di benzina-alcool-benzolo (chiamata AS.3), diversa dalla comune benzina-avio. Questo inconveniente rendeva problematica la produzione di tale miscela e l’approvvigionamento dall'Italia per le forze aeree cinesi di Chang-Kai-Shek risultava difficile.
In Italia il CR.32 iniziò a giungere ai reparti da caccia a partire dalla primavera del 1935. Il primo reparto fu il 4° Stormo Caccia (9° e 10° Gruppo) di Gorizia, che fino a quel momento aveva volato con i Fiat CR.20 “Asso” ed i Fiat CR.30. Seguirono poi il 1° Stormo di Campoformido (6° e 17° Gruppo) in estate e il 3° Stormo di Bresso (18° e 23° Gruppo) a partire dal 18 novembre 1935. Via via nel 1936 toccò ad altri Stormi il passaggio sui CR.32.
L’Aviazione Legionaria
Nel luglio del 1936 scoppia la guerra civile in Spagna. Da una parte le forze Repubblicane lealiste e dall’altra le forze legionarie Nazionaliste di Franco. Come ben noto i Repubblicani erano iniziarono a ricevere aiuti in materiali da Russia, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Jugoslavia, Cecoslovacchia ecc., ma c’erano mercenari da tutto il mondo, perfino svizzeri.
La Forza Aerea Repubblicana poteva disporre di diverso materiale di volo, mentre i Nazionalisti avevano dalla loro i piloti più addestrati, ma scarseggiavano di materiale di volo. In aiuto di Franco risposero l’Italia di Mussolini e la Germania di Hitler, a quel tempo nazioni con a disposizioni i migliori aerei del tempo. Per gli spagnoli la Guerra Civile rappresentò uno dei maggiori drammi della storia spagnola, ma per altre nazioni come l’Italia e la Germania offrirono un campo di battaglia naturale per sperimentare i loro materiali bellici.
Fiat CR.32 impiegati in Spagna durante la Guerra Civile.
L’Italia inviò in Spagna un consistente numero di aerei, tra i quali appunto i Fiat CR.32, che verranno chiamati in loco “Chirri”.
Il 14 di agosto sbarcano a Melilla i primi aerei da caccia Fiat CR.32 e altro materiale bellico trasportato a bordo della nave italiana “Alicantino”. Trasferiti immediatamente all'aeroporto di Nabor, questi primi 12 Fiat, vengono montati dal personale italiano che viaggiava nella stessa nave, quindi arrivano a Tablada per via aerea il 17 agosto. A partire da questo momento, i CR.32 “Chirri” sono operativi e pronti al combattimento.
Vengono formate le Squadriglie Legionarie da caccia : “Gamba di Ferro”, “Cucaracha” e “Asso di Bastoni”.
21 agosto 1936, sui cieli di Cordoba giunge una formazione di bombardieri Potez 54 Repubblicani, scortati da dei Nieuport 52. I velivoli dovevano colpire le forze Nazionaliste nelle vicinanze della capitale della provincia. Ad un certo punto una formazione di biplani argentei con fasce nere sulle ali si lanciano all’attacco della formazione repubblicana. Immediatamente i bombardieri stringono le file ed i caccia di scorta si apprestano a rispondere all’attacco. In pochi secondi un Nieuport viene abbattuto e tutti gli aerei sospendono l’attacco ritirandosi.
Fiat CR.32 del Gruppo "Baleari" durante il 1936.
In tutto, il governo italiano inviò in Spagna tra 365 e 405 CR.32, 1/3 di tutta la flotta aerea inviata dall’Italia in Spagna. Altri 127-131 furono forniti direttamente all'aviazione nazionalista. Sei esemplari furono catturati dalla Fuerzas Aéreas de la República Española. Uno di questi fu inviato in Unione Sovietica per valutazione.
Fiat CR.32 pilotato dal colonnello Venceslao D'Aurelio dell'Aviazione Legionari nel 1938.
Alla fine della Guerra Civile Spagnola, i Fiat CR.32 persi erano in tutto 73, contro i 242 Polikarpov I-16 e 240 I-15. Rivendicarono anche l’abbattimento di 60 Tupolev SB.2 (48 confermati).
L’Italia entra in guerra
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il CR.32 era irrimediabilmente obsoleto e venne assegnato a ruoli di assaltatore insieme ai Ba.65 per circa un anno, passò poi, nel ’41 alle scuole di caccia come addestratore .
Molti esemplari furono comunque utilizzati in prima linea in Africa Orientale con il ruolo di caccia.
Il 10 giugno del 1940, all’entrata in guerra dell’Italia, i CR.32 erano 328, 1/3 delle forze da caccia della RA, poi c’erano 334 CR.42 Falco, 118 G.50 Freccia e 156 Macchi MC.20 Saetta.
Comunque il velivolo era presente praticamente in tutti i settori bellici, il Libia, in A.O.I., nel settore Egeo e per la difesa metropolitana.
Fiat CR.32 della 71^ Squadriglia del 17° Gruppo del 1° Stormo Caccia modificato per l'impiego alla
caccia notturna.
Di seguito un riassunto dell’organico dei CR.32 nei vari reparti operativi:
2^ Squadra Aerea
1^ Divisione Aerea “Aquila”
1° Stormo CT – Palermo (comandante T.Col. Mario Piccinini):
17° Gruppo CT (26 CR.32) Palermo (Magg. Bruno Brambilla)
71^ Squadriglia Palermo (Cap. Perice Baruffi)
72^ Squadriglia Palermo (Cap. Luigi di Bernardo)
80^ Squadriglia Trapani (Cap. Luigi Corsini)
Il 1° Stormo il 10 giugno aveva alle dipendenze anche il 157° Gruppo CT (magg. Nobili) con i FIAT CR.42, mentre il 6° Gruppo CT (T.Col. Armando François) era appena diventato Autonomo sui Macchi MC.200.
3^ Squadra Aerea
8^ Brigata Caccia
51° Stormo CT – Roma (comandante Col. Umberto Chiesa)
Sezione Allarme (3 CR.32) Guidonia (S.ten. Carlo Cugnasca)
Caccia Notturna (3 CR.32) Guidonia (S.ten. Carlo Cugnasca)
52° Stormo CT – Pontedera (comandante Col. Angelo Tessore)
22° Gruppo CT (14 CR.32) Pontedera (Cap. Giovanni Borzoni)
357^ Squadriglia (7 CR.32) (Cap. Domenico Sciaudone)
358^ Squadriglia (7 CR.32) (Cap. Annibale Sterzi)
359^ Squadriglia (Cap. Vittorio Minguzzi)
24° Gruppo CT (7 CR.32) Sarzana (T.Col. Eugenio Leotta)
360^ Squadriglia posizione “quadro”
361^ Squadriglia (Cap. Gino Callieri)
362^ Squadriglia (7 CR.32) (Cap. Antonio Vizzotto)
Fiat CR.32 del comandante del 4° Stormo Caccia nel corso del 1939.
4^ Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale)
2° Gruppo CT (34 CR.32) Brindisi (Magg. Giuseppe Baylon)
150^ Squadriglia Grottaglie (Cap. Tullio De Prato)
151^ Squadriglia Grottaglie (Cap. Elio Fiacchino)
152^ Squadriglia Grottaglie (Cap. Edoardo Tagliavini)
Aeronautica dell’Albania
160° Gruppo CT (11 CR.32) Drenowa (T.Col. Fernando Zannini)
394^ Squadriglia Koritza (Cap. Torquato Tesserini)
La 393^ e 395^ Squadriglia erano rispettivamente equipaggiate con i FIAT CR.42 e FIAT G.50bis.
Aeronautica della Sardegna
6° Stormo CT – Monserrato (comandante Col. Francesco Ferrarin)
3° Gruppo CT (27 CR.32) Monserrato (T.Col. Renzo Cozzi)
153^ Squadriglia Monserrato (Cap. Giorgio Tugnoli)
154^ Squadriglia Monserrato (Cap. Giuseppe Tovazzi)
155^ Squadriglia Alghero (Cap. Francesco Sforza)
Aeronautica della Libia
2° Stormo CT – Tripoli (comandante Col. Angelo Federici)
13° Gruppo CT (23 CR.32) Castel Benito (Magg. Secondo Revetria)
77^ Squadriglia (Cap. Domenico Bevilacqua)
78^ Squadriglia (Cap. Giuseppe Dell’Aglio)
82^ Squadriglia (Cap. Guglielmo Arrabito)
Specialisti impegnati su un CR.32 in Africa Settentrionale.
8° Gruppo CT (22 CR.32) Tobruk T.2 (Magg. Vincenzo La Carruba)
92^ Squadriglia (Cap. Martino Zannier)
93^ Squadriglia (Cap. Marino Bacich)
94^ Squadriglia (Cap. Franco Lavelli)
Fiat CR.32 della 163^ Squadriglia Caccia.
Aeronautica dell’Egeo
163^ Squadriglia Autonoma CT (11 CR.32) Rodi (Cap. Giovanni D’Ajello)
Aeronautica dell’A.O.I. (Africa Orientale Italiana)
410^ Squadriglia Autonoma CT (11 CR.32) Dire Daua (Cap. Corrado Ricci)
411^ Squadriglia Autonoma CT (11 CR.32) Giggiga (Cap. Vincenzo Lucertini)
Fiat CR.32quater (410-8) della 410^ Squadriglia Caccia impiegata nel settore
dell'Africa Orientale Italiana nel 1940.
Alla data dell’Armistizio dell’8 settembre del 1943, rimanevano ancora 10 aerei in condizione di volo, che andarono alle Scuole di pilotaggio dell’ANR.
All’estero
I CR.32 all’estero furono 24 (più 100 costruiti in loco) in Spagna, 45 in Austria, 50 in Ungheria, 24 in Cina, cinque in Paraguay e nove in Venezuela.
Austria
L’Aviazione Austriaca ricevette 45 esemplari di Fiat CR.32bis ordinati nel 1936, ed inquadrati nel 2° JagdGeschwader.
Dopo l’annessione austriaca alla Germania e la creazione della Luftwaffen Kommando Österreich, gli aerei rimasti vennero presi in carico prima dalla Germania e poi 36 di questi vennero ceduti all'Ungheria.
Werknr Austrian Marking MM
418 135
420 137
421 138
422 139
488 140
489 141
490 142
491 143 1063
492 144 1066
495 147
496 148 1206
497 149
423 150
424 151
425 152
426 153
427 154
499 155
501 156
503 157
498 158
500 159
507 160
519 161
520 162
522 163
524 164
525 165
518 166
521 167
523 168 1255
528 169
527 171 1169
529 172 1177
530 173 1183
531 174 1186
532 175 1172
506 176 1158
541 177 1176
542 178 1184
505 179 1167
Cina
Chung-Hua Min-Kuo K’ung-Chün
I primi aerei di serie costruiti dalla Fiat, vennero immediatamente inviati in Cina. I velivoli completamente smontati vengono spediti via mare, dove verranno poi assemblati in loco sulla base di Nangchang, un aeroporto situato nelle vicinanze di Shangai. In tutto gli aerei furono 16 (anche se molti concordano nel dichiarare che gli aerei furono 24 su 50 ordinati) ed i piloti cinesi ne rimasero entusiasti. L’unico inconveniente era che il motore italiano Fiat A.30 necessitava di una particolare miscela come carburante di benzina-alcool-benzolo (chiamata AS.3), diversa dalla comune benzina-avio. Questa miscela era difficile da produrla in loco e l'approvvigionamento dall'Italia , per le forze aeree cinesi di Chang-Kai-Shek risultava problematico.
Rispetto ai velivoli italiano, quelli destinati alla Cina erano provvisti di due mitragliatrici Vickers da 7.7 mm (invece delle Breda-SAFAT) ed alcuni velivoli vennero dotati di impianto radio rice-trasmittentente. Alla fine però questi aerei vennero “consumati” in quanto vennero preferiti i Curtiss Hawk III, dotati di motori idonei ai carburanti impiegati dai cinesi in quel periodo.
Germania
Con l’annessione dell’Austria alla Germania, alcuni aerei vennero trasferiti alla Luftwaffe come segue:
Unit DNr
I/138 , Aspern 135,137,138,143,144,147,148,149,150,151,152,153,164,155,156,157,168,
169,171,172,173,174,176,177,178,179
I/135, Aibling 139,140,141,142,158,159,160,161,162,163,164,165,166,167,175.
Di questi aerei poi 36 vennero ceduti all’Ungheria.
Due Fiat CR.32 impiegati dalla Luftwaffe dopo l'annessione dell'Austria alla Germania.
Gli aerei furono impiegati nelle Scuole Caccia.
Paraguay
Fuerzas Aéreas del Ejército Nacional del Paraguay
Il Paraguay ordinò, nel 1938, 5 (inizialmente la trattativa era per 10) C.R.32quater che andarono ad equipaggiare la 1.a Escuadrilla de Caza (immatricolati 1-1, 1-3, 1-5, 1-7. 1-9). Questi caccia non arrivarono in tempo per prendere parte alle operazioni contro la Bolivia, ma rimasero in servizio per diversi anni.
Spagna
Aviación Nacional
L'Aviación Nacional spagnola, la forza aerea dello schieramento franchista, emise un ordine per la
fornitura di 60 CR.32ter, i quali vennero consegnati nel 1937, a cui seguirono 27 CR.32quater consegnati nel 1938.
Il più grande asso del Fiat CR.32 è stato lo spagnolo Joaquín García Morato y Castaño. Morato è anche il pilota nazionalista con il maggior numero di abbattimenti nella guerra civile spagnola. Ottenne 36 delle sue 40 vittorie aeree sul biplano Fiat che portava il numero 3-51 sulla fusoliera.
Fiat CR.32bis (3-51) della "Patrulla Azur" 2-G-3, velivolo del comandante J.G. Morato
nell'aprile del 1937.
Un altro asso nazionalista spagnolo fu il Capitano Manuel Vasquez Sagaztizabal, che ottenne 21,33 vittorie volando sul CR.32 con il Grupo 2-G-3, prima di essere abbattuto ed ucciso il 23 gennaio 1939.
Il Comandante Angel Salas Larrazabal, dopo un primo abbattimento con un Nieuport-Delage 52, passò al CR.32, abbattendo il 29 ottobre 1936 (prima pilota da caccia nazionalista a riuscire nell’impresa) il velocissimo (per quel tempo) bombardiere bimotore sovietico Tupolev SB-2. Larrazabal abbatté con il Fiat altri quattro aerei nemici prima di essere trasferito a una unità equipaggiata con i tedeschi Heinkel He 51. Ma dopo altre due vittorie con questo velivolo, fu assegnato al Grupo 2-G-3, equipaggiato con i CR.32 “Chirri”. Con questa unità, portò il totale delle sue vittorie aeree a 16 (in una singola missione abbatteva tre SB-2 e un I-16 il 2 settembre 1938).
Il Capitano Miguel Guerrero Garcia, infine, ottenne nove delle sue 13 vittorie pilotando il “Chirri”: quattro I-15, tre “Papagayos” (bombardieri d’assalto Polikarpov R-5 e Polikarpov R-Z) e due I-16.
Ejerico del’Aire
L’aeronautica Spagnola dopo la guerra civile, acquistò dall’Italia 24 aerei dalla Fiat CR.32 chiamati “Chirri”, e altri 100 vennero costruiti su licenza dalla Hispano Aviacion che vennero chiamati in loco HA.132L Chirri. La produzione terminò nel 1942. Alcuni di questi velivoli rimasero in servizio fino al 1953 come addestratori acrobatici
Questi aerei operarono con la Escuadra de Caza “Morato” e poi con il Grupo G-3 e le varie Scuole di Volo.
Fiat CR.32 biposto
Ungheria
La Mayar Kiralyi Legiero, ricevette un totale di 76 Fiat CR.32, Vennero impiegati in missioni di guerra contro la Cecoslovacchia nel marzo del 1939 (posta sotto pressione dalla Germania), che portarò all’annessione della Rutenia all’Ungheria.
Il CR.32 inizialmente andò ad equipaggiare i Gruppi 1/1 “Ricsi” e il 1/2 “Ludas Matry”. Gli aerei in loco erano stati rinominati V.1 (i caccia) e G.1 (i velivoli da addestramento).
Un breve conflitto ci fu anche con il nuovo Stato Slovacco, dove i caccia italiani con insegne magiare ebbero la meglio nei confronti degli Avia B.534 abbattendo qualche aereo. Anche un Letov Š-328 verrà abbattuto dai caccia ungheresi.
Nel 1941 l’Ungheria scese in guerra affianco alle forze dell’Asse e fu impiegata nel breve conflitto con la Jugoslavia, dove perdeva in combattimento tre CR.32.
Fiat CR.32bis (V.159) del 2/3 Vadasz-Szazad "Wespre" nel 1939/40 in Ungheria.
Alla fine di maggio la MKHL disponeva ancora di 69 caccia CR.32, con i quali affronterà le fasi iniziali dell’invasione della Russia. In quel frangete i velivoli italiani operavano con il il Gruppo 1./I (basato a Szolnok), del 1° Stormo Caccia, e il Gruppo 2./I (di base a Nyiregihazá) del 2° Stormo Caccia. In queste prime fasi i piloti magiari, ottennero, alcune vittorie aeree contro gli aerei russi.
Fiat CR.32bis (V.135) della 1/2 Vadasz-Szazad "Ludas Matil" nell'estate del 1941 basato
a Felsoabrany in Ungheria.
Da ricordare che l’Ungheria compì alcuni esperimenti con un CR.32 dotato di motore Gnome-Rhône 14 Mars da 750 CV. Questo aereo modificato raggiunse la notevole velocità massima di 420 km/h a 4.000 m di quota, ma l’impossibilità del governo ungherese ad ottenere altri motori di questo tipo, annullò il progetto di rimotorizzare i CR.32 rimasti.
Venezuela
Il Venezuela acquistò 10 Fiat CR.32quater tra il 1938 e il 1939, il primo dei quali giunto verso il settembre del 1938. Gli aerei, dotati di un radiatore più grande per maggiorare il raffreddamento del motore, andarono ad equipaggiare il 1° Regimiento de Aviacion Militar, rimanendo in linea fino al 1943, dopo di che gli ultimi 5 aerei rimasti vennero radiati.
Fiat CR.32quater A.S. durante il 1940
Russia
L'Aviazione Russa ebbe in carico un Fiat CR.32 catturato dalle forze Repubblicane durante la guerra Civile in Spagna e trasferito in Russia per valutazioni.
Fiat CR.32bis con le insegne russe della VV-S. Il velivolo operò con il Gruppo Caccia "Cucaracha"
con numero in fusoliera "3-6" (s/n 431), aereo catturato nell'estate del 1937.
Ricordo che tutte le fotografie e disegni a colori sono stati inseriti a solo scopo modellistico