Breda 65 Nibbio

  27 Dicembre 2012

Breda 65 "Nibbio"

Il Breda Ba.65 Nibbio era un monoplano monomotore d'assalto ad ala bassa prodotto Società Italiana Ernesto Breda dal 1936 al 1939.

Questo velivolo venne impiegato principalmente dalla Regia Aeronautica, prestando servizio nell'Aviazione Legionaria durante la guerra civile spagnola e con la Regia durante la prima fase della seconda guerra mondiale. Cinquantacinque esemplari vennero venduti all'estero, e furono impiegati dalle aeronautiche di Iraq, Cile e Portogallo.

Prototipo del Breda 65 con M.M. 325

 

Dati tecnici

Breda Ba.65/A-80

Tipo                            monoplano monomotore da assalto

Equipaggio                   1 o 2

Progettista                   Antonio Parano e Giuseppe Panzeri

Costruttore                  Breda

Primo volo                    settembre 1935

Entrata in servizio          1937

Lunghezza                    9,30 m

Apertura alare              12,10 m

Altezza                        3,20 m

Superficie alare            23,50 m²

Peso a vuoto               2.400 kg (versione monoposto e biposto)

Peso max al decollo      2.950 kg (versione monoposto)  o 3.500 kg (versione biposto)

Motore                       un radiale Fiat A.80 RC.41 18R da 1000 CV (735,5 kW)

Velocità max               430 km/h (monoposto) o 410 km/h (biposto)

Autonomia                  550 km 745 km con 200 kg di bombe

Tangenza                    8 300 m

Armamento                 monoposto : 2 mitragliatrici Breda-SAFAT 7,7 mm e 2 Breda-SAFAT 12,7 mm. biposto: idem al monoposto con in più una mitragliatrice brandeggiabile Breda-SAFAT 12,7 mm brandeggiabile per l'osservatore. 1.000 kg di carico teorico, ma operativamente: 300 kg nel vano bombe interno e 200 kg in rastrelliere subalari.

Esemplari                    266

Breda Ba.65/K.14

 

Storia e sviluppo

L’assaltatore Breda 65 fu una evoluzione del Breda 64 con motore più potente e migliorie apportate alla struttura.

Il prototipo del Breda 65 era motorizzato con un Gnome-et-Rhône 14kfs Mistral Major da 880 CV, e volò nel settembre del 1935. Inizialmente vennero costruiti 81 aerei, tutti con motore Isotta-Fraschini K.14fc (simili alla versione francese), tranne due aerei che ricevettero  un Piaggio P.XI.

Altri 91 velivoli ricevettero invece il Fiat A.80RC-41 (tranne uno che ebbe un Piaggio PXI). Questo propulsore, si rivelò però di scarsa affidabilità, creando notevole disparità di prestazioni rispetto agli esemplari equipaggiati col migliore Isotta Fraschini K.14.

Altri 57 aerei vennero costruiti su licenza dalla Caproni Vizzola (in due lotti).

In tutto quindi i Breda 65 furono 266 :

1 prototipo (MM.325), (altri dati mi danno la MM.326)

81 della Serie I (79 dei quali con motore K.14fc e due con motore P.XI),    MM.75080/75161

81 della Serie II/Lotto 1 (80 con motore A80 e uno con motore P.XI),       MM.75163/75242

39 della Serie II/Lotto 2 (con motore A.80 su licenza Caproni Vizzola),        MM.75243/75281

18 Serie II/Lotto 3 (come il Lotto 2 su licenza Caproni Vizzola),                  MM.75282/75299

I restanti 46 aerei vennero destinati all’esportazione.

 

Breda Ba.65/A-80 della 92^ Squadriglia

Il Ba.65 manteneva le stesse caratteristiche del suo predecessore Ba.64, ovvero configurazione alare monoplana ad ala bassa a sbalzo, struttura a traliccio in tubi di acciaio saldati, con rivestimento in lamiere di duralluminio, tranne che per il bordo d'uscita alare rivestito in tela. L'impennaggio era monoderiva con controventature. Il carrello aveva le gambe anteriori retrattili in gondole subalari (lasciavando parzialmente scoperti gli pneumatici), mentre il ruotino posteriore era fisso. Il pilota disponeva di un abitacolo chiuso, dotato di cappottina vetrata scorrevole all’indietro.

L'armamento era di 4 mitragliatrici installate nelle ali, più una brandeggiabile posteriore per l'osservatore nella versione biposto. Disponeva di un vano bombe interno e attacchi subalari. Queste caratteristiche che lo rendevano, al momento del primo volo (1935) un velivolo decisamente all'avanguardia.

Come abbiamo visto prima, la propulsione era affidata ad un motore radiale posizionato sul muso e racchiuso da una cappottatura. I primi 81 esemplari vennero equipaggiati quindi con un Isotta Fraschini K.14, un 14 cilindri a doppia stella con una potenza di 900 CV (662 kW) e riconoscibile per le caratteristiche bugne sulla cappottatura in corrispondenza dei rimandi delle punterie. Gli esemplari successivi vennero equipaggiati con un radiale Fiat A.80 RC.41 18R che sviluppava 1 000 CV (735,5 kW) e che per il suo minore diametro rispetto al predecessore era dotato di una diversa cappottatura priva stavolta di protuberanze. Entrambi i motori portavano un'elica tripala.

Breda 65/K-14 "93-2" della Regia Aeronautica appartenente alla 93^ Squadriglia

Ricevette il battesimo del fuoco in Spagna, nel corso della Guerra Civile, inquadrati nella 65^ Squadriglia Assalto. In questo conflitto vide partecipare 13 monoposto Breda 65/K.14 seguiti poi (dal 14 agosto 1938) da 6 Breda 65/A.80. L’esperienza spagnola fu molto deludente e gli 11 aerei superstiti furono ceduti poi all’Ejercito del Aire spagnolo alla fine del conflitto.

40 esemplari del Breda 65/A.80, vennero trasformati dalla Caproni Vizzola in bombardieri a tuffo. Il primo velivolo ad essere modificato in tal senso fu la MM.75225 e tutti gli aerei poi vennero chiamati Breda 65/A.80bat.

Breda Br.65/A-80 "101-5", appartenente alla 101^ Squadriglia della Regia Aeronautica



Versioni

Ba.65 K.14

Prima versione monoposto da attacco al suolo equipaggiata con motore radiale Piaggio ed armata con due mitragliatrici Breda-SAFAT calibro 12,7 mm e due calibro 7,69 mm.

Ba.65 A.80

Come Ba.65 K.14 ma con motorizzazione Fiat A.80

Ba.65bis

Versione biposto con aumento della capacità del serbatoio combustibile e mitragliatrice addizionale posteriore brandeggiabile.

Ba.65bisL

Versione dotata di torretta Breda L

Ba.65М

Versione bombardiere in picchiata, conversione di 40 Ba.65bis effettuata dalla Caproni Vizzola. Gli aerei, rispetto agli originali, erano dotati di aerofreni, abolizione delle due mitragliatrici dell’ala sinistra e in alcuni casi anche la SAFAT da 12,7 mm destra, abolizione dell’armamento di caduta interno con tutte le installazioni e i comandi relativi, chiusura del vano bombe, abolizione dell’apparato radio e dell’impianto luce (comprese le batterie), asportazione dell’eventuale apparato fotografico presente in alcuni velivoli e alcune modifiche ai serbatoi. Per tale motivo il peso passava da 2.950 kg a meno di 2.800 kg.

 

Impiego italiano

Aviazione  Legionaria  /  Guerra  Civile  Spagnola

Il battesimo del fuoco del Ba.65 avvenne con un primo lotto di 13 esemplari della prima serie equipaggiata con il motore Gnome-Rhône 14K. I velivoli vennero inquadrati nella 65ª Squadriglia Assalto, che faceva parte del XXXVº Gruppo Autonomo B.V. dell'Aviazione Legionaria. L'unità prese parte ad operazioni a Santander nell'agosto 1937, ed, in seguito, a Teruel. Partecipò anche alle battaglie per il fiume Ebro. Come il prototipo, questi erano velivoli monoposto, con l'abitacolo del pilota completamente vetrato, che si assottigliava verso la parte posteriore. Inizialmente si riteneva che il Breda Ba.65 potesse ricoprire diversi ruoli, come la caccia, la ricognizione ed il bombardamento leggero. Le prime missioni vennero compiute impiegando i velivoli come bombardieri in quota (in formazione coi bombardieri Fiat BR.20, anch'essi in "sperimentazione"), i quali però, essendo senza dispositivo di puntamento, sganciavano le loro bombe quando le lanciavano i BR.20.

Ben presto i Ba.65 iniziarono ad essere impiegati in missioni più consone al tipo di velivolo e al pensiero di assaltatore da cui era nato. Iniziò a compiere attacchi a bassissima quota o attacchi in picchiata (il robusto assaltatore era in grado di picchiare con inclinazione di 80°, nonostante l’assenza di freni aerodinamici) con due bombe da 100 kg. Celebre rimase la distruzione del ponte di Flix sul fiume Ebro (via di rifornimento essenziale per le truppe repubblicane, durante l'offensiva in Aragona del 1938), da parte di una pattuglia di tre soli Ba.65.

Nel 1938 venne inviato un secondo lotto di 10 velivoli: 6 Ba.65 motorizzati con il Fiat A.80 RC.41 e 4 motorizzati con l’Isotta Fraschini K.14.

L'esperienza spagnola dimostrò quanto l’aeroplano fosse valido nel ruolo di assaltatore, anche se i piloti provenienti dalla caccia, legati alle tradizioni acrobatiche italiane, ne lamentarono il “difficile pilotaggio”, mentre i piloti provenienti dal bombardamento lo apprezzarono molto. Forse proprio la valutazione dei piloti della caccia contribuì a lasciare nell’ombra questo velivolo, rispetto ad altri aerei più noti.

In Spagna, i Breda 65 totalizzarono 1.400 ore di volo di guerra, in circa 200 azioni, perdendo solo due aerei in combattimento.

Regia  Aeronautica

Dopo l’impiego iniziale nell’Aviazione Legionaria, il Breda Ba.65 venne ben presto assegnato alla Brigata d'Assalto, costituita da 5º e 50º Stormo. Alla vigilia del conflitto mondiale la Regia Aeronautica aveva in carico 167 Ba.65, di cui ben 118 motorizzati con il Fiat A.80. Così alla vigilia della II G.M. tutti i Breda 65 vennero motorizzati con i motori Isotta Fraschini K.14 in quanto i Fiat A.80 da 1014 CV si rivelarono poco affidabili.

Il 10 giugno del 1940, la RA, poteva disporre di 154 aerei, dei quali solo 12 di pronto impiego, e 19 di non pronto impiego. 110 aerei erano tenuti di riserva in condizioni bellicamente efficienti, mentre 13 erano in riparazione presso le ditte in magazzino e allo SRAM.

Breda Ba.65/K.14 "92-6" della 92^ Squadriglia della Regia Aeronautica

Anche se in carico a diversi reparti d'assalto, ne vide solo uno immediatamente operativo all'inizio delle ostilità: la 159ª Squadriglia, su undici macchine, dislocata sull'aeroporto di Sorman, in Libia.

Operarono ad esaurimento con il 50° stormo in Africa Settentrionale dove ottennero buoni risultati contro carri armati e mezzi corazzati Inglesi.

Nonostante si trattasse in origine di un progetto moderno, l’invecchiamento fu veloce, e nel giro di un paio d'anni il velivolo era decisamente superato. Per tale motivo ne fu richiesta la radiazione dalla prima linea, confidando sulla migliore qualità di altri tipi di velivoli.

Breda Ba.65/A-80 "159-14" appartenente alla 159^ Squadriglia in Africa Settentrionale nel 1940

L'evoluzione delle operazioni in Africa Settentrionale, e il disastroso esordio nelle missioni di appoggio tattico dei bimotori Breda Ba.88 (futuri eredi del Ba.65), preda fin troppo facile anche per i superati biplani Gloster Gladiator, e le scarse prestazioni dei Caproni Ca.310, portò nel novembre 1940 a bloccare la radiazione dai reparti dei vecchi Ba.65 e a richiedere con urgenza il trasferimento in Africa di tutte le macchine disponibili con motore Isotta Fraschini K.14 (Richiesta paradossale in quanto queste macchine erano già tutte in Africa). Questo nonostante il Ba.65 si fosse rivelato poco efficiente nell’impiego in zone desertiche fin dall’inizio delle operazioni.

Comunque le poche macchine ancora adatte all’impiego operativo vennero rintracciate un po’ dappertutto e trasferite in voli diretti e a tappe in Libia. Qui gli aerei venero impiegati nel contrasto dei mezzi motorizzati britannici, con l'impiego anche dei non apprezzati Ba.65 con motore A.80. Nel dicembre del 1940 erano presenti solo venticinque macchine. L'ultimo Ba.65 in servizio operativo fu perso durante l'offensiva britannica in Cirenaica nel febbraio del 1941. Entro la fine dello stesso mese, il personale superstite del 50º Stormo Assalto venne rimpatriato, dopo l'abbandono delle ultime macchine ormai logorate, e non più idonee al servizio, nei campi d'aviazione della Cirenaica.

Breda 65/K.14

Tuttavia, il contributo dato da questa macchina nel rallentare le colonne di blindati e di autocarri del generale Archibald Wavell in marcia verso la Tripolitania fu notevole, e senz'altro più efficace di quello dato da altri apparecchi, per lo più caccia ormai superati come il Fiat C.R.32, trasformati in improvvisati assaltatori, o gli stessi Savoia Marchetti SM.79 certo inadatti all'attacco al suolo, ma ugualmente gettati nella mischia per far fronte al rischio tutt'altro che remoto della perdita della Libia.

Per il Breda Ba.65, aereo ormai superato (già in fase di radiazione) che doveva lasciare il posto a macchine più moderne, la conclusione della carriera operativa fu più che onorevole, e rimase l'unico aereo della Regia Aeronautica progettato appositamente per l'aviazione d'assalto ad avere una vita operativa degna di nota.

Secondo autori anglosassoni, tuttavia, il Ba.65 ebbe una ridotta operatività nel deserto e non ottenne risultati particolarmente rilevanti.

Il futuro dell'aviazione d'assalto italiana nel conflitto fu affidato, giocoforza, a macchine come il Fiat CR.42, il Fiat G.50, e più avanti il Macchi M.C.200, che, superati e ormai non più competitivi come caccia, vennero adattati al trasporto di bombe da 50 o 100 kg per l'attacco al suolo; si trattava in verità più di caccia-bombardieri che di assaltatori veri e propri. Solo nel 1943, con il Reggiane Re.2002, si ebbe un caccia bombardiere moderno e temibile.

La carriera operativa degli esemplari di Ba.65 in migliori condizioni proseguì ancora fino al 1943. 40 esemplari vennero ricondizionati dalla Caproni Vizzola assumendo la designazione Ba.65M ed impiegati nel ruolo di addestratore nel bombardamento a tuffo. Gli aerei andarono al 1° Nucleo Addestramento Tuffatori di Lonate Pozzolo. Gli aerei erano poco amati dai nuovi piloti, in quanto risultavano di scarsa maneggevolezza che creava molti problemi soprattutto in affondata.

Dopo l’8 settembre del 1943, la Regia Aeronautica/Italian Cobelligerant Air Force, riuscì a recuperare un Breda 65/K.14 (MM.75142) ed un Breda 64 (MM.75041), unici rimasti ancora operativi in Italia, e dei quali però non se ne conoscono le vicissitudini. Probabilmente entrambi vennero smantellati.

 

Impiego all’estero

Il Breda 65 ebbe un discreto “successo” all’estero, venendo acquistato dal Cile, Iraq e Portogallo, per un totale di 45 esemplari esportati.

Iraq

Royal Iraqi Air Force

Il primo acquirente fu l’Iraq che il 10 giugno del 1937 richiese 15 Breda 65/A.80, 13 dei quali con una torretta dorsale Breda L, mentre due aerei erano stati ordinati bicomando per l’addestramento. Gli aerei, giunti nel 1938,  furono presi in carico dal 5° Squadron, assieme a quattro SIAI Marchetti SM.79 Sparviero (bimotori).

Gli ultimi esemplari vennero distrutti nel corso della rivolta in Iraq.

Breda Ba.65/A-80 con torretta dorsale Breda L appartenente al 5° Squadron

 

Cile

Fuerza Aérea de Chile

Il Cile il 24 agosto del 1937, ordinò 20 Breda 65/P.XI, aerei che termineranno la loro carriera nel dicembre del 1941 per l’indisponibilità di reperire dall’Italia pezzi di ricambio.

Di questi aerei 17 erano monoposto, mentre tre erano bicomando.

Breda Ba.65/P.XI versione monoposto per il Cile

Breda Ba.65/P.XI versione biposto per il Cile

Breda Ba.65 con motore Piaggio P.XI

 

Portogallo

Arma da Aeronáutica Militar

Il Portogallo il 26 novembre 1937 ordinava 10 Breda 65/A.80, e con torretta dorsale Breda L, consegnati nel novembre del 1939. Gli aerei vennero inquadrati nel Grupo de Bombardeamento de Dia assieme ad alcuni Junkers Ju.86K, prendendo base a Tancos.

Tutti gli aerei verranno poi tutti distrutti nel corso di un tifone il 15 febbraio del 1941 a Sinatra.

Breda 65/A-80 appartenente all'Aviazione Portoghese

 

Spagna

Ejercito de l'Aire

Al termine della guerra civile vennero ceduti 11 velivoli superstiti, che furono impiegati dall’Ejercito de l’Aire.

 

Unione Sovietica

Sovetskie Voenno-vozdušnye sily

Alcune fonti citano un impiego da parte dell’URSS di 10 Breda Ba.65, ma secondo altre fonti questo dato si deve ritenere infondato.

 

Cina Nazionalista

Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün

Interessata ad un ordine ne provò un esemplare rimotorizzato con un radiale Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp nel giugno 1937, ma non ci fu alcun seguito. Sembra comunque che in Cina in una fabbrica italo cinese si stessero costruendo alcuni esemplari di Breda 65, ma un bombardamento giapponese distrusse la fabbrica, bloccando di fatto la produzione definitivamente.

 

NOTE : tutte le fotografie e disegni sono stati postati a scopo di discussione modellistica

 

Kit attualmente in commercio (2012)

1/72                 AZ Model                   7255                Breda Ba 65 A80

1/72                 AZ Model                   7254                Breda Ba 65 A80 "In Africa"

1/72                 Azur                            002                Breda Ba.65 K14

1/72                 RCR                            P02                 Breda Ba.65 A80

1/48                 RCR                            48012             Breda Ba.65 (A-80)

1/48                 Warrior                       BT08               Breda 65 A80

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